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REST

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REST – Reset Electrical Stimulation Therapy –

Soluzione Terapeutica Innovativa
per il dolore degenerativo

 

REST si fonda sull’applicazione della PRF (Pulsed Radiofrequency), metodica finalizzata al trattamento neuromodulativo delle strutture nervose periferiche in pazienti affetti da dolore cronico benigno.

Le strutture nervose sono esposte all’azione di un campo elettrico a temperatura controllata allo scopo di ottenere analgesia senza compromettere il tessuto nervoso e le vie motorie.

 

Il generatore di radiofrequenza eroga pacchetti d’onda a parametri predefiniti:
– Lunghezza d’onda: 20 ms
– Frequenza: 2 Hz
– Ampiezza d’onda: autoregolazione durante il ciclo terapeutico
Temperatura controllata: 42°C max

REST è stata testata con successo nel trattamento della sintomatologia dolorosa in diversi distretti anatomici.
ginocchio
spalla
terminazioni nervose periferiche

La metodica prevede l’impiego di un generatore e di un kit per radiofrequenza, composto da una cannula con punta attiva conducente ed una termocoppia, necessaria per monitorare la temperatura locale raggiunta durante il ciclo terapeutico (5-15 min).

Oltre 120 esperienze riportate nella letteratura clinica hanno evidenziato:
– trattamento sicuro ed efficace
– metodica semplice, ripetibile e reversibile
significativa riduzione del Pain Score fino ad un anno dal trattamento
miglioramento degli indici di valutazione funzionale (WOMAC, Lequesne, OKS, OSS, SPADI Index)

Categoria:

Descrizione

REST – Reset Electrical Stimulation Therapy –

Soluzione Terapeutica Innovativa
per il dolore degenerativo

REST è una terapia di neuromodulazione delle strutture nervose periferiche, basata sull’applicazione di una corrente elettrica alternata a radiofrequenza pulsata.

La corrente, prodotta da un generatore di radiofrequenza, viene erogata a mezzo di cannule dedicate elettrostimolanti ed agisce a scopo antalgico interrompendo il segnale dello stimolo doloroso, fornendo quindi al paziente un beneficio antalgico di diversi mesi.

Le prime applicazioni di radiofrequenza continua (RFC) risalgono agli anni settanta: la corrente prodotta innalza la temperatura del tessuto target fino a 90°C creando quindi una termo lesione. L’applicazione della radiofrequenza continua è tuttora impiegata in alcune limitate indicazioni terapeutiche, come la termorizotomia trigeminale, dove la lesione è a carico della radice retrogassieriana del nervo trigemino (nervo quasi esclusivamente sensitivo), la cordotomia cervicale percutanea e la denervazione delle faccette articolari.

Verso le fine degli anni novanta, il gruppo olandese di Sluijter, intuendo la possibilità di un altro efficace meccanismo d’azione senza le potenziali complicanze derivanti da una possibile neuro lesione termica, mise a punto una forma diversa di corrente a radiofrequenza, la radiofrequenza pulsata (PRF).
Sotto tale modalità, la temperatura durante il ciclo terapeutico non supera i 42°C, impedendo quindi una lesione irreversibile delle struttura nervose.

La figura seguente mostra come l’impulso elettrico ad alta frequenza (500Khz) venga trasmesso in un intervallo di tempo limitato di qualche frazione di millesimo di secondo (20ms), con una pausa di tempo (480ms) prima in un impulso successivo: tale periodo di pausa è necessario per dissipare il calore prodotto dalle correnti ad alta frequenza, evitando quindi che la temperatura superi la soglia dei 42°C.

Negli ultimi anni è notevolmente aumentato l’impiego della radiofrequenza pulsata nel trattamento di numerose sintomatologie dolorose a carico di molte articolazioni e strutture nervose.

La figura sottostante evidenzia l’aumento del numero di lavori scientifici pubblicati negli ultimi anni sulla radiofrequenza pulsata (PRF): oltre 200 pubblicazioni in riviste specializzate ad uso di specialisti algologi, riabilitatori ed ortopedici evidenziano il successo di queste metodiche valutato sia in termini di miglioramento del controllo del dolore che degli indici di prestazione funzionale senza la comparsa di alcuna complicanza neurologica.

La sicurezza e l’efficacia della metodica hanno indotto alcuni enti riconosciuti a livello mondiale, come il NICE  (National Institute for Care and Excellence) ad inserire la radiofrequenza tra le linee guida del trattamento di alcune forme di dolore.

 

Strumenti

La metodica prevede l’impiego di un generatore di radiofrequenza e di un kit  composto da una cannulacon punta attiva conducente ed una termocoppia, necessaria per monitorare la temperatura locale raggiunta durante il ciclo terapeutico (5-15 min).

La disponibilità di una vasta gamma di forme e dimensioni della cannula consente il trattamento a tutti i livelli spinali, in diversi distretti anatomici: cervicale, toracico, lombare, sacrale ed intrarticolare.

 

 

Spalla

La complessità della struttura della spalla predispone ad eventi patologici di origine degenerativa ed infiammatoria. La spalla dolorosa è comune, si stima un’incidenza di circa il 20-33% dei pazienti in primary care. Il dolore alla spalla è responsabile di circa il 16% di tutti i dolori muscolo scheletrici, con una incidenza di 15 nuovi episodi ogni 1000 pazienti.

Il nervo sovra scapolare fornisce il 70% delle fibre sensitive di tutta l’articolazione della spalla, compresa la parte superiore delle spalla e quella postero laterale della capsula nonché dell’articolazione acromio-clavicolare.

Il trattamento in radiofrequenza pulsata (PRF) del nervo sovra scapolare si è dimostrato efficace per sintomatologie croniche secondarie a lesioni a carico della cuffia dei rotatori, spalle congelate, periartrite, sindrome da intrappolamento, dolore all’articolazione secondario ad evento ischemico (HSP).

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